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EPILESSIA: PROFILASSI

Per quanto riguarda l’aspetto preventivo, è stato osservato che una dieta ricca di lipidi e povera di carboidrati (dieta chetogenica) è in grado di ridurre le crisi epilettiche, soprattutto nei bambini che ne sono affetti (età inferiore od uguale ai 10 anni): nel contesto di uno stato di chetosi, infatti, l'incidenza degli attacchi di epilessia è nettamente ridotta.

Molti fattori esterni possono inoltre facilitare la comparsa, in un soggetto predisposto, di una crisi epilettica e questi ovviamente vanno evitati nei soggetti con epilessia.

È noto che crisi epilettiche possono comparire, sempre però in soggetti predisposti, dopo stress psico-fisici eccessivi o in seguito a importanti modificazioni del ciclo sonno-veglia (veglie prolungate, risvegli precoci, ecc.).

Anche l’eccessiva assunzione di alcool o di droghe (per es., la cocaina) può facilitare la comparsa di crisi.

Infine occorre sapere che alcuni soggetti sono particolarmente sensibili all’effetto di luci intermittenti sia artificiali, sia naturali. Stimolazioni luminose intermittenti in natura sono frequentissime (passaggio lungo un viale alberato, riflesso del sole sull’acqua o sulla neve, ecc.) ma ancora più frequenti sono quelle artificiali (luci al neon, luci psichedeliche, schermi televisivi, ecc.).

A questo proposito va senz’altro ricordato che soggetti “predisposti” all’epilessia, in cui questa suscettibilità agli stimoli visivi sia particolarmente spiccata, possono soffrire di crisi davanti alla TV o mentre giocano ai videogames e questo è un fattore che preoccupa in genere molto i genitori di bambini con epilessia. In questi casi è utile seguire alcuni accorgimenti:

• illuminare l’ambiente circostante

• non stare troppo in prossimità dello schermo

• dotarsi di schermi a 100 Hz e più

• limitare il tempo trascorso davanti alla TV.

Nel caso dei videogames, oltre l’effetto della stimolazione luminosa, va considerato anche il ruolo dello stress emotivo legato al gioco stesso e l’intensità e il tipo di colore delle immagini: soprattutto in questo caso bisogna evitare che i bambini giochino troppo vicini allo schermo e per periodi troppo lunghi. Questa importante sensibilità alla luce non è presente in tutte le forme di epilessia. Nella maggior parte dei casi la luce intermittente non provoca le crisi.

Nel momento in cui si scatena la crisi epilettica ci sono importanti misure di sicurezza e di comportamento da adottare da parte di chi assiste all'evento:

  • Rimanere vicino alla persona
  • Proteggere la persona da lesioni  (togliendo qualunque oggetto potenzialmente pericoloso dall’area in cui si trova)
  • Mettere qualcosa di morbido sotto la sua testa
  • Allentare i capi di vestiario troppo stretti (es. cravatta, camicia).
  • Spostare con delicatezza la persona su di un fianco, non appena possibile, per aiutarla a respirare
  • Cercare di comunicare con la persona per assicurarsi che abbia effettivamente ripreso conoscenza
  • Prendere nota dell’ora/durata della crisi
  • Rassicurala
  • Non limitare i movimenti della persona.
  • Non cercare di mettere forzatamente nulla dentro la bocca
  • Non dare alla persona acqua, pillole o cibo fino a quando non sarà pienamente cosciente.

Dopo che la crisi si è conclusa, la persona dovrebbe essere messa sul suo fianco sinistro. Esiste il lieve rischio che possa vomitare una volta terminata la crisi, prima che abbia pienamente ripreso coscienza, perciò la testa dovrebbe essere collocata in modo che il vomito possa essere espulso dalla bocca senza venire inalato. E’importante rimanere con la persona fino a quando si sarà ripresa (da 5 a 20 minuti).

È assolutamente necessario chiamare un’ambulanza se:

  • la crisi ha una durata attiva superiore a 5 minuti o un secondo attacco segue subito dopo;
  • la persona non ha riacquistato conoscenza entro 5 minuti dalla conclusione della crisi;
  • la crisi avviene nell’acqua;
  • la persona si è fatta male;
  • la persona è incinta o ha il diabete;
  • è stato il suo primo attacco epilettico;
  • in caso di dubbio.