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TRAUMA CRANICO: RIABILITAZIONE

Nel caso in cui la persona che ha subito un trauma cranico presenti un recupero solo parziale delle proprie capacità, sarà necessario un percorso riabilitativo finalizzato ad affrontare i postumi del trauma.

Le conseguenze di un trauma cranico possono riguardare differenti funzioni; la tipologia e la gravità dipendono dall'area e dall'estensione del danno. Di conseguenza gli interventi di riabilitazione saranno differenziati: può essere necessaria riabilitazione motorio-sensoriale e/o cognitiva.

In caso di esiti motori (deficit di forza agli arti, al collo o al tronco, variamente associati) è opportuno effettuare mobilizzazione passiva e/o esercizi attivo/assistiti relativamente ai distretti corporei indeboliti, insieme con training funzionale degli arti superiori e/o della deambulazione (preceduti, se necessario, da esercizi per il controllo del tronco in posizione seduta e eretta). In alcuni casi può essere opportuno praticare riabilitazione dei deficit sensitivi focali o diffusi, nonché delle funzioni sensoriali (acustiche e/o visive), allo scopo di migliorare i disturbi posturali e dell’equilibrio eventualmente presenti.

Relativamente alla sfera cognitiva, potrà essere opportuno intervenire sui deficit dell’attenzione, della memoria, delle capacità di riconoscimento degli stimoli (agnosie), delle funzioni motorie superiori (aprassie), del linguaggio (afasie), delle capacità logico-astrattive e di ragionamento.

Le conseguenze comportamentali (isolamento sociale, irritabilità, disinibizione, incongruità emozionali, apatia) dell’evento traumatico possono essere trattate in modo integrato utilizzando sia l’approccio relazionale sia quello farmacologico. Possono rivelarsi efficaci  interventi di reinserimento lavorativo e/o sociale, nonché terapie integrative e/o complementari, individuali o di gruppo, protratte in modo continuativo nel tempo.