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ICTUS: TERAPIA MEDICA

La terapia farmacologica riveste una duplice importanza: quella di migliorare la condizione clinica della persona colpita da ictus e quella di prevenire l’insorgenza di un nuovo evento cerebrovascolare (prevenzione secondaria).

Nel primo caso, oltre alla terapia sintomatica, il paziente viene trattato (eccetto che si sia verificata un’emorragia nell’ambito del SNC) con farmaci antiaggreganti o anticoagulanti (questi ultimi in particolare se sussistono alterazioni del ritmo cardiaco).

L’individuazione di possibili fattori di rischio cerebrovascolare (elevati livelli di colesterolo nel sangue, diabete ed ipertensione, in subordine sovrappeso/obesità e fumo/consumo eccessivo di alcool) consente di effettuare un trattamento farmacologico specifico (ad es. con statine, antidiabetici ed anti-ipertensivi).

In casi particolari di ictus ischemico, sulla basi di protocolli specifici, trova indicazione la fibrinolisi in fase acuta effettuata in ambiente neuroradiologico.

Per quanto concerne gli eventi emorragici può essere necessario l’intervento neurochirurgico per ridurre il sanguinamento o contenerne gli effetti compressivi sul parenchima nervoso, allorché l’ematoma non si riduca spontaneamente, anzi produca ingravescenti conseguenze sintomatiche (peggioramento dello stato di coscienza).