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SCLEROSI MULTIPLA E MALATTIE DEMIELINIZZANTI: RIABILITAZIONE

Non esiste ad oggi un protocollo riabilitativo specifico per la Sclerosi Multipla, ma solo delle linee-guida generali: una corretta valutazione del paziente nella globalità delle sue difficoltà, rappresenta il punto di partenza per poter procedere ad un intervento riabilitativo specifico, che terrà conto degli aspetti clinici come di quelli familiari e ambientali. Un efficace intervento riabilitativo dovrebbe essere condotto da un’équipe multidisciplinare (neurologo, fisiatra, fisioterapista, terapista occupazionale, logopedista, infermiere, psicologo) che proponga un progetto mirato - con la conservazione delle abilità residue ed il recupero di altre – a consentire una qualità di vita soddisfacente.

La persona con Sclerosi Multipla trae particolare vantaggio dallo stile di vita che impara a condurre e dalla capacità che acquisisce via via di ascoltare i propri nuovi bisogni: può/deve essere informato, accompagnato e sostenuto in questo impegnativo cammino.

Per quanto riguarda l’alimentazione, non ci sono prove che una dieta particolare da sola possa influire significativamente sulla malattia e non vi è una dieta universalmente riconosciuta in grado di migliorarne la sintomatologia. Tuttavia, se prendersi cura di se stessi è sempre importante, per il malato di Sclerosi Multipla è particolarmente rilevante. E’ necessario valutare, con il proprio medico, quali siano i fabbisogni energetici (che dipendono dall’età, dall’attività fisica, dal metabolismo e dal proprio specifico stato di salute). La dieta che viene prescritta, in generale, è bilanciata, possibilmente varia, con molta frutta, verdura e fibre, con molta acqua fuori pasto (per evitare infezioni del tratto uro-genitale e la stipsi), con un idoneo apporto di carboidrati (che forniscono energia all’organismo) e la riduzione di cibi grassi, facile da deglutire (se vi è disfagia), suddivisa in almeno 4 pasti (per non sovraccaricare l’organismo).

Altrettanto importante è un esercizio fisico moderato, adeguato alle proprie possibilità (per combattere i sintomi di affaticamento, prevenire i disturbi posturali, migliorare il tono muscolare, l’elasticità e la mineralizzazione dell’osso), in sintonia con le proprie attitudini (per offrire gratificazione e buon umore). Attività molto confacenti sono lo yoga, lo stretching, l’aquagym, nonché le passeggiate all’aperto. Ogni attività dovrebbe essere pianificata insieme con un fisioterapista, per individuare un programma congeniale e monitorarne l’attuazione.

Nelle fasi particolarmente dolorose possono essere di sollievo al paziente, per ridurre la sensazione di affaticamento, bagni freddi e docce, insieme con farmaci specifici. La fisioterapia, infine, può essere in grado di alleggerire la spasticità e la tensione dei muscoli, adottando tecniche di distensione e di rilassamento.

Nonostante il livello (variabile) di disabilità, è importante che i malati di Sclerosi Multipla conducano la propria vita nel modo più normale possibile, così da poter utilizzare nel modo più ampio le possibilità residue, affiancando la terapia farmacologica con lo stile di vita adatto e con una riabilitazione appropriata. Non va dimenticato il ruolo importante dei percorsi esperienziali che possono favorire il potenziamento delle risorse personali globali; così quelli che utilizzano i linguaggi artistici, come ad es. l’arteterapia e la biodanza.